July 31, 2019
Antisismica: la valorizzazione degli edifici esistenti
La valorizzazione degli edifici esistenti e la messa in sicurezza degli stessi: un quadro generale sul patrimonio immobiliare italiano.
In Italia gli edifici esistenti con strutture prefabbricate in calcestruzzo rappresentano quasi la totalità dei distretti produttivi. Dalla fine degli anni ’70, soprattutto nelle zone classificate come non sismiche, le strutture prefabbricate venivano affidate al solo attrito, pertanto non presentano alcun collegamento strutturale tra i pilastri e le travi, tra le travi ed i tegoli di copertura e così via.
Dal 1905 al 2003 in Italia veniva assegnata la sismicità conseguentemente ai comuni colpiti da scosse.
Dopo il 2003 si comprende la necessità di fare una classificazione più raffinata dei territori.
Viene di conseguenza assegnato un valore di accelerazione orizzontale ad ogni zona arrivando ad una classificazione da zona “1” per indicare le aree più esposte arrivando in zona “4” per indicare le meno soggette.
In seguito al sisma del 29 maggio del 2012 in Emilia Romagna la zona industriale venne profondamente colpita generando un forte campanello d’allarme anche rispetto ai pannelli ed ai punti di ancoraggio.
Dal punto di vista tecnico, gli edifici esistenti costruiti prima dell’ingresso in vigore delle NTC 08 ( 2009 ) possono presentare lacune anche gravi che possono compromettere in modo significativo il comportamento della struttura di fronte ad un terremoto. L’attenzione è rivolta a tutti gli edifici realizzati con le normative precedenti, indipendentemente se fossero collocate in zone già riconosciute sismiche.