February 17, 2023
Capannoni in affitto e miglioramento sismico, chi decide?
In generale quando si parla di miglioramento antisismico di capannoni in affitto c’è spesso un dubbio, da parte del datore di lavoro, su di chi sia la responsabilità di effettuare un qualsiasi lavoro sulla struttura affittata.
Note legali per gli interventi su capannoni in affitto
Una pronuncia della Suprema Corte di Cassazione dichiara che: in caso di affitto di azienda, il conduttore (l’affittuario) se assume la qualifica di datore di lavoro risponde per le eventuali inadeguatezze dei luoghi di lavoro.
Premettendo che il conduttore subentri, per via di un contratto di affitto di azienda, nella gestione dei locali in cui svolge la prestazione lavorativa con titolo di datore di lavoro, La Corte di Cassazione ha affermato che “la circostanza per cui, ex contractu, la detenzione dei locali venga ceduta nello stato di fatto e di diritto in cui essi si trovano non osta all’assunzione degli obblighi di prevenzione da parte del legale rappresentante della società conduttrice. Pertanto, il gestore del locale, quale datore di lavoro, nel caso in cui ometta di provvedere affinché i luoghi di lavoro siano conformi ai requisiti di cui all’articolo 63 commi 1,2 e 3 diviene responsabile ex art. 63 e 64 del dlgs. 81/2008, a meno che non dimostri che a seguito del comportamento del locatore, l’esecuzione degli interventi di adeguamento è stata resa impossibile”.
Dall’ultima frase si deduce che è necessaria un’approvazione da parte del proprietario per intervenire sul capannone affittato, ma in qualsiasi caso il datore di lavoro, in quanto responsabile a livello penale e affittuario, deve aver proposto al locatore di intervenire sull’edificio ed in caso di rifiuto da parte del proprietario deve tutelarsi in qualche modo, che sia tramite contratto o dichiarazioni scritte e firmate.
Stando al DL 81/2008 il datore di lavoro deve garantire la solidità dei luoghi di lavoro anche in relazione ad un potenziale evento sismico. Le condizioni di legittimità ( collaudo, agibilità, ecc.) non rappresentano uno standard sufficiente di sicurezza.
All’atto pratico, nel caso di un crollo del capannone il datore di lavoro è responsabile, penalmente, dell’eventuale mancanza del raggiungimento del grado di sicurezza sismica dettato dalla legge, sia nel caso che il capannone sia in affitto che sia di proprietà.
Inoltre la Corte di Cassazione afferma anche che: “il datore di lavoro è tenuto a conoscere gli obblighi derivanti dal D.lgs. 81/2008 e dai sui Allegati e ad adempiere alle relative prescrizioni, non potendo egli, pertanto, invocare l’ignoranza di tali norme. L’errore di diritto, infatti, non è mai scusabile nei casi di violazione degli obblighi di informazione giuridica”.
Comunque sia, nel caso divenisse necessario effettuare un intervento di miglioramento sismico, sarà possibile accedere alla detrazione fiscale Sismabonus, 31/12/2024, per ridurre fino al 75% dei costi di intervento e di progettazione.