I fattori che influenzano il costo di un intervento antisismico

Con il termine rinforzo locale s’intende un intervento atto a sistemare le vulnerabilità presenti in un edificio e, prendendo in oggetto i capannoni prefabbricati in calcestruzzo, tale azione comprende l’installazione di dispositivi antisismici che collegano vari elementi che compongono la struttura per evitare il collasso per perdita di appoggio.

In questo articolo verranno analizzati 5 fattori che incidono sul costo di un intervento di rinforzo locale in edifici prefabbricati in calcestruzzo, ovvero le strutture aziendali prevalenti sul territorio italiano.

Tipologia della struttura

Il primo fattore è la tipologia della struttura esistente, in quanto, l’assetto architettonico dell’edificio (presenza di travi a capriata o doppia pendenza, elementi alari poggianti su travi monolitiche, copertura realizzata con lastre alveolari o in latero cemento ecc) influenza sia il peso delle piastre che la tipologia di fissaggio dei dispositivi antisismici.

Zonazione sismica

Il secondo elemento è la zonazione sismica, ovvero l’accelerazione sismica a cui risulta essere soggetto il fabbricato. Questa grandezza è condizionata dalla zona in cui sorge il fabbricato e tale valore è imposto dalla normativa vigente. Più grande l’accelerazione di riferimento, più rilevanti sono le azioni sismiche, creando urgenza nel rendere antisismiche le strutture esistenti. Ad esempio, una zona caratterizzata da un’accelerazione pari a ag/g = 0.18 implica l’installazione di dispositivi antisismici con pesi maggiori rispetto ad una zona con accelerazione di ag/g = 0.10.

Presenza di impianti o di macchinari

Il terzo fattore è la presenza di impianti nell’edificio, in quanto la presenza di questi ultimi incide sia sul progetto dei dispositivi antisismici che sulla loro installazione, data la customizzazione di ogni dispositivo per bypassare tali apparecchiature. Per quanto riguarda i macchinari a terra, più l’edificio risulta essere sgombro, con più celerità gli operatori saranno in grado di muoversi all’interno di esso con le piattaforme elevatrici (PLE), riducendo in questo modo i tempi dell’intervento.

Ubicazione dell’edificio

Il quarto elemento si riferisce all’ubicazione della struttura. Se quest’ultima è collocata a una distanza rilevante dalla sede dell’azienda che si occupa dell’intervento, potrebbe richiedere la necessità di una trasferta, aumentando così il costo finale.

Destinazione d’uso

Il quinto fattore è la destinazione d’uso, ovvero la finalità di utilizzo di una struttura. Ad esempio, negli edifici prefabbricati in calcestruzzo con destinazione d’uso uffici, vi è generalmente la presenza di controsoffitti, elementi che rendono più intricata l’installazione dei dispositivi antisismici. Esigenze e ambienti particolari influenzano anch’esse il dispendio economico necessario per l’intervento in quanto presuppongono strategie di intervento specifiche.

Tutti questi elementi con i relativi costi, sommati fra loro, fanno pervenire al prezzo finale dell’intervento. È quindi evidente che non è possibile stabilire un importo fisso dato che, un intervento sullo stesso edificio, ma con condizioni e richieste diverse, ha un costo che varia notevolmente.
Affrontare lo stesso argomento per un intervento di miglioramento o di adeguamento antisismico diventa ancora più complesso in quanto, dovendo agire sull’intero edificio, le problematiche e quindi i costi d’intervento si moltiplicano.

È inoltre rilevante menzionare che lo sforzo economico richiesto per un intervento antisismico, qualsiasi sia la tipologia, è condizionato anche dalla disponibilità ed andamento dei prezzi delle materie prime in quel determinato periodo storico.